FONDAZIONE NAZIONALE ANFFAS DURANTE E DOPO DI NOI
La Fondazione Nazionale Anffas “Durante e Dopo di Noi”, in qualità di Ente filantropico a seguito della modifica del proprio Statuto in data 12 ottobre 2020, ha il compito di curare l’acquisizione dei lasciti testamentari nel rispetto degli adempimenti prescritti dalla Legge garantendo che quanto ricevuto sarà utilizzato in modo attento, trasparente ed efficace, ed esclusivamente per realizzare le finalità istituzionali previste dallo Statuto.
La Fondazione risponde infatti alle domande inerenti al “Dopo di Noi” nel “Durante Noi” affinché per i familiari delle persone con disabilità il futuro dei propri cari venga organizzato per tempo piuttosto che lasciare alla legge il compito di scegliere. E lo fa soprattutto attraverso lo strumento del testamento, quell’atto cioè che solo apparentemente è collegato alla morte, ma che in realtà può far continuare a vivere le persone nelle opere.
Fare testamento è un gesto di responsabilità civile che permette di decidere liberamente come disporre delle proprie risorse anche quando non ci saremo più.
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Il tema dei lasciti testamentari in Italia risulta sempre un po’ ostico, se non proprio un tabù in quanto rimanda ad un aspetto collegato alla morte.
Tuttavia fare testamento è un gesto di responsabilità civile che permette di decidere liberamente come disporre delle proprie risorse anche quando non ci saremo più. Facendo testamento è possibile avere la certezza che la propria volontà venga rispettata e che i propri beni siano indirizzati alle persone più care e a quanti si desidera aiutare.
Disporre un lascito o fare testamento in favore della Fondazione Nazionale Anffas “Durante e Dopo di Noi” significa contribuire a garantire un futuro dignitoso e protetto alle persone con disabilità, in particolare con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, che sia caratterizzato dalla libertà di scelta e dalla migliore qualità di vita possibile.
La Fondazione fornisce inoltre supporto ai genitori, sorelle e fratelli che desiderano lasciare al proprio caro con disabilità l’alloggio e/o altri beni mobili.
Come fare testamento in favore della Fondazione Nazionale Anffas “Durante e Dopo di Noi”
La legge italiana prevede tre diversi tipi di testamento, che possono essere scritti in qualsiasi momento:
- Il testamento OLOGRAFO, che deve essere scritto integralmente a mano dal testatore stesso su un foglio di carta dove è necessario indicare chiaramente data e firma alla fine delle disposizioni. Nel testamento può essere nominato un esecutore testamentario che provvederà ad eseguire le volontà espresse.
- Il testamento SEGRETO, che deve essere scritto dal testatore, sigillato all’interno di una busta e consegnato al notaio alla presenza di due testimoni. Il notaio redige un verbale di deposito e lo conserva.
- Il testamento PUBBLICO, che deve essere redatto dal notaio alla presenza di due testimoni e del testatore. Il documento deve riportare le firme dei due testimoni e del testatore e viene depositato presso lo studio notarile. Il vantaggio di questa forma di testamento è di poter usufruire di maggiori garanzie contro rischi di falsificazione, perdita o distruzione.
Le quote del patrimonio
La legge tutela i parenti stretti ai quali viene sempre e comunque destinata una parte del patrimonio definita “quota di riserva”. Al testatore spetta la “quota disponibile” di cui può disporre liberamente. In presenza di eredi legittimari (figli), loro discendenti, coniuge o ascendenti legittimi (genitori), il testatore non dispone completamente del proprio patrimonio, ma solo di una parte. Attraverso il testamento quindi, il testatore può destinare la quota disponibile a propria discrezione, beneficiando persone oppure organizzazioni come la Fondazione altrimenti escluse dal patrimonio. In mancanza di eredi, la stesura del testamento diviene molto importante in quanto, in assenza di disposizioni precise, l’intero patrimonio passerebbe automaticamente in mano allo Stato italiano.
Cosa lasciare alla Fondazione Nazionale Anffas “Durante e Dopo di Noi”
- Una somma di denaro, titoli, azioni, fondi di investimento;
- Beni mobili;
- Beni immobili;
- L’intero patrimonio;
- Una polizza vita nominando la Fondazione come beneficiario. La polizza vita non fa parte dell’eredità e non è calcolato nel patrimonio ereditario perciò l’assicurato può scegliere liberamente chi ne beneficerà;
- TFR – trattamento di fine rapporto, che spetta per legge al coniuge, ai figli e ai parenti entro il terzo grado. In loro assenza, il testatore può però scegliere di devolvere l’indennità di fine rapporto ad organizzazioni come la Fondazione.
I lasciti, così come tutte le erogazioni liberali e polizze, sono totalmente esenti da tassazione (art..3D.Lgs.346/1990 modificato dalla L.383/2001).
Per maggiori informazioni non esitare a contattarci!
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